Condivisione

Collaborare per crescere


Condividere uno spazio significa “costruire” assieme ad altre persone. Come in un’orchestra significa mettere le individualità e i talenti al servizio del gruppo. Per lavorare in modalità di condivisione, gli spazi devono essere aperti, ma garantire a ciascuno la propria autonomia. Questa modalità non contempla la semplice condivisione di metri quadri, scrivania, e macchinetta del caffè, ma un nuovo ambiente di lavoro a metà tra l’ufficio tradizionale e la propria abitazione, dove professionisti con competenze anche molto diverse si ritrovano per condividere gli spazi e gli strumenti professionali ma anche per sperimentare, a volte in maniera inconsapevole, un nuovo modello di lavoro basato sullo scambio e sulla collaborazione.

Questo tipo di ambiente presuppone una certa apertura verso l’altro, il desiderio di comunicare e di mettere a confronto e in condivisione idee e competenze. Che si pongano barriere all’ingresso oppure no, chi abita questi spazi sono quasi sempre giovani con un’età media fra i 28 e i 38 anni (più giovani, in genere, i membri dei coworking internazionali), con un buon titolo di studio e una certa propensione a collaborare. In un ufficio tradizionale tutti lavorano per la stessa azienda, competenze simili che operano per raggiungere un fine comune, in uno spazio condiviso, invece, ognuno lavora per sé stesso, ha una propria professionalità e delle specifiche competenze che in maniera naturale entrano in contatto con gli altri e da questo vicinanza nascono scambi ma anche idee, progetti, collaborazioni. Libera gli spazi, libera la luce, organizza alla perfezione il tuo.

Le nostre proposte per la creazione di spazi condivisi